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Test di allertamento della popolazione

Aggiornamento: 19 apr 2024

Oggi 4 ottobre, negli Stati Uniti ci sarà un test integrato di allertamento. Per test integrato intendo un test che coinvolge le televisioni, le radio e i telefoni cellulari. L'obiettivo è quello di allertare la popolazione in caso di eventi emergenziali significativi, eventi che negli Stati Uniti comunque difficilmente coinvolgono contemporaneamente tutto il Paese. E' la prima volta che il sistema integrato viene testato anche se è bene ricordare che da oltre 50 anni in America vengono regolarmente condotti test di allertamento radiotelevisivi.


IT-alert il sistema di allarme pubblico per l'informazione al cittadino


Anche in Italia da qualche mese si sperimentano i servizi di allerta via cellulare attraverso il sistema di allarme pubblico IT-Alert, che avviserà con notifica cellulare in caso di problemi gravi sul territorio dove si trova l’utente. Dal 28 giugno 2023 il servizio funziona in Toscana, in via sperimentale. Seguiranno: Sardegna il 30 giugno, in Sicilia il 5 luglio, in Calabria il 7 luglio e in Emilia Romagna il 10 luglio. Entro la fine del 2023, tutte le altre regioni e province autonome. Dal 2024 il servizio sarà attivo a regime.


A prescindere dalle solite polarizzanti e assurde polemiche sul sistema IT-Alert che trovano il tempo che trovano il tema è un'altro. Perché in Italia non si conducono mai test che coinvolgono anche le televisioni e le radio? Eppure esiste una convenzione tra Protezione civile e le principali associazioni delle imprese del sistema radiotelevisivo pubblico e privato datata 28 settembre 2004 e finalizzata alla realizzazione del citato Circuito nazionale dell'informazione d'emergenza


Ora non è detto sapere se questa convenzione sia mai entrata in una fase operativa e se sia ancora in essere. Ma quello che è certo è che il sistema, a patto che esista, non è mai stato testato. Ne consegue che la popolazione italiana non ne è a conoscenza. Rincuora tuttavia leggere sul sito IT Alert che "Quando sarà operativo, per determinati eventi emergenziali, il Servizio Nazionale della protezione civile con IT-alert integrerà le modalità di informazione e comunicazione già previste per informare la popolazione, allo scopo di favorire l’adozione delle misure di autoprotezione in rapporto alla specifica tipologia di rischio e al contesto di riferimento".


E' vero che viviamo nell'era dei "social" e degli smartphone. Ma il segmento di popolazione italiana più vulnerabile è ancora quello che ascolta la radio e guarda la TV. Perchè non prendere la buona abitudine, al pari della FEMA, di condurre test integrati di allertamento?


 
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